Situazione energetica 2019: i dati del MISE
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato la Relazione sulla Situazione Energetica Nazionale del 2019, un documento che illustra l’andamento del settore energetico.
Cresce la domanda di gas nel mondo
Entrando nel merito del comparto gas, nel 2019, il consumo mondiale è cresciuto dell’1,8% (70 miliardi di mc) e ha raggiunto il massimo storico di share nel mix energetico mondiale, con una quota pari al 23%. A livello europeo, la domanda di gas è cresciuta del 2,5% rispetto all’anno precedente, grazie alla forte crescita del power e del coal to gas switching, favorito dalle basse quotazioni del gas e dall’elevato prezzo della CO2.
In Italia il gas naturale diventa sempre più strategico
In Italia, dopo tre anni consecutivi di crescita, la domanda di energia primaria è diminuita dell’1,3%. Il contributo del gas naturale è, tuttavia, cresciuto, passando dal 34,7% del 2018 al 36,1%. La domanda nazionale di gas naturale nel 2019 è stata pari a 74,5 miliardi di mc, con un tasso di crescita in linea con quello europeo (+2,5%, pari, per l’Italia, a 1,8 miliardi di mc). La domanda è stata soddisfatta per il 93% dall’importazione (71,1 mld di mc, in crescita del 4,7% rispetto al 2018) e per il 7% dalla produzione nazionale (4,85 mld di mc, in dimunizione del 10,9%).
Da dove proviene il gas importato in Italia?
L’importazione è avvenuta per l’80% tramite gasdotto (57 miliardi di mc, in diminuzione di 2,2 miliardi di mc), con la Russia stabile come primo fornitore (29,9 miliardi di mc), seguita dal Nord Europa (in aumento del 43,3% a 11,1 miliardi di mc), dall’Algeria (che ha registrato una diminuzione del 40,3% assestandosi a 10,2 miliardi di mc) e, infine, dalla Libia (+27,6% a 5,7 miliardi di mc). Il gas naturale liquefatto (GNL), invece, ha costituito il restante 20% delle importazioni (circa 14 miliardi di mc), con un incremento del 59,8% su base annua, grazie all’aumento della capacità di liquefazione a livello mondiale che ha favorito l’attività dei tre rigassificatori italiani. Tra questi, Adriatic LNG ha fatto registrare nel 2019 un incremento del 17,7% rispetto all’anno precedente, per un totale di 7,9 miliardi di mc di gas immesso in rete.
Consumi domestici
Nel 2019, il gas naturale ha contribuito a soddisfare il 50,3 dei consumi domestici delle famiglie italiane. In Italia, un nucleo familiare formato da 4 componenti e residente in una zona climatica E – ovvero nei comuni con un’indice di gradi-giorno tra 2.101 e 3.000 dove si rilevano il 47% delle abitazioni stabilmente occupate- consuma in un anno circa 1.400 mc di gas naturale, 2.700 kWh di elettricità e 1.000 litri di carburante per soddisfare i propri bisogni energetici.
Per la prima volta, la relazione del Mise contiene anche una sezione dedicata al valore aggiunto della filiera del gas naturale che, nel 2017, ha contribuito per 9,6 miliardi di euro alla formazione del PIL nazionale, pari allo 0,6%.
La Relazione sulla Situazione Energetica Nazionale 2019 è disponibile online.