Ad Adria apre “La ludoteca Dadi Adriatic LNG”
Adria - Si è tenuta oggi, 27 maggio, l’inaugurazione del nuovo spazio di accoglienza gestito dall’Associazione Down Dadi Adria: la Ludoteca Dadi Adriatic LNG.
Lo spazio sito ad Adria in via S. Francesco, 29, adiacente alla scuola secondaria di primo grado Marino Marin, ospiterà il progetto “Ludoteca Dadi – spazio di inclusione per famiglie” e un secondo progetto “Chiavi di casa - Città facile ” che ha come obiettivo garantire la maggior autonomia possibile, anche abitativa, dei disabili intellettivi in un contesto di inclusione sociale.
Fondamentale alla realizzazione del progetto Ludoteca Dadi ad Adria, il contributo di Adriatic LNG, la Società che gestisce il rigassificatore al largo delle coste venete, la cui sensibilità verso l’attuazione di progetti di solidarietà rivolti in particolare alle persone fragili e ai bambini, si è concretizzata negli anni, in numerosi progetti locali.
Sono intervenuti: Maria Chiara Papparella- Direttrice sociale dell’azienda ULSS 19 di Adria, Cristina Gazzieri - Dirigente dell’Istituto Comprensivo Adria 1, Paolo Furegato - Vicepreside dell’Istituto Comprensivo Adria 2, Maila Benetti - rappresentante del centro territoriale inclusione del basso polesine, la dottoressa Franca Scolaro primaria del reparto di Pediatria di Adria, Padre Davide della Parrocchia di S. Maria Assunta (detta "la Tomba") di Adria, Maria Laura Mesini - Presidente di Down Dadi e Lisa Roncon di Adriatic LNG. Presenti anche una rappresentanza delle famiglie e dei ragazzi che partecipano al progetto Ludoteca a Rovigo e dei futuri fruitori dello spazio di Adria, senza i quali non sarebbe stato possibile approntare la casa di Adria.
Adriano Gambetta, responsabile della base di terra di Adriatic LNG, la società che gestisce il terminale di rigassificazione al largo delle coste venete, racconta l’entusiasmo dell’azienda nel partecipare all’iniziativa: “Abbiamo da subito manifestato il nostro interesse per la realizzazione di una sede del progetto Ludoteca Dadi ad Adria, dedicata a tutto il basso polesine. Come azienda produttiva integrata nel territorio siamo vicini alle associazioni di volontariato che si occupano di fornire sostegno e sollievo alle persone, in particolare ai bambini, con disabilità cognitiva, e alle loro famiglie. Per questo, a nome di Adriatic LNG desidero ringraziare Maria Laura Mesini, presidente dell’associazione Down Dadi e le istituzioni del mondo sociale e scolastico che, a vario titolo, condividono con noi questo innovativo progetto di integrazione sociale”.
Ludoteca Dadi è un progetto nato per dare sostegno e accompagnare quelle famiglie che vivono sulla propria pelle la fatica di crescere un bambino con disabilità cognitiva, attraverso la creazione di uno spazio dedicato al confronto e al dialogo. È destinato a bambini di età compresa tra gli 0 e 9 anni, raccoglie al massimo gruppi di 5 famiglie, con incontri settimanali di gioco con il bambino ed i genitori. Il progetto prevede anche la realizzazione di incontri di gruppo dei genitori con psicologi o educatori, su temi emersi dall’osservazione o individuati dai partecipanti. La Ludoteca, sarà inoltre aperta al pubblico con cadenza bimestrale. La finalità del progetto è l’accompagnamento e il sostegno dei genitori ma anche, il collegamento tra le strutture quali: pediatria, neuropsichiatria infantile, la scuola…. che seguono, secondo la propria specificità, la famiglia con bambino disabile cognitivo, per integrare e rendere più efficaci gli interventi di supporto. Ludoteca Dadi permette l’integrazione sociale dei più fragili in un’ottica di prevenzione, con l’intento di dare ai famigliari appoggi pratici, informazioni, occasioni di confronto e soprattutto incentivare l’inserimento di persone disabili nella società.
Il progetto, descritto dall’educatrice Giorgia Mingardo è già attivo a Rovigo, grazie alla Banca del Monte e da oggi anche ad Adria, con la Ludoteca Dadi Adriatic LNG, grazie al contributo della Società che ha dato il suo nome alla struttura.
La conferenza stampa ha sancito l’inizio di un percorso di collaborazione tra l’Associazione, i Servizi Ulss e la Scuola, per poter creare una rete che risponda ai bisogni delle famiglie. La dottoressa Paparella, direttrice sociale dell’ULSS 19 di Adria, ha infatti ribadito l’importanza di aprire uno spazio di gioco e di consulenza educativa e relazionale a tutte le famiglie, anche nella città di Adria.
Maila Benetti, rappresentante del Centro territoriale inclusione del basso polesine ha spiegato quanto sia utile l’intervento precoce, nei casi di disabilità cognitiva, per il successivo inserimento scolastico. Ha sottolineato l’interesse della scuola nel poter avere nel territorio uno spazio di crescita giocosa dei bambini con disabilità e un sostegno alla famiglia anche al di fuori della scuola.
Il progetto “Ludoteca Dadi – spazio di inclusione per famiglie” è nato per rispondere ai bisogni della disabilità, potrà essere una risorsa per dare consulenza educativa relazionale alle famiglie che si iscriveranno. Potrà quindi diventare uno spazio dove ci si aiuta a crescere insieme e quindi un momento di inclusione naturale fin dalla più tenera età.
La Presidente dell’associazione Down Dadi, Maria Laura Mesini ha ringraziato l’amministrazione comunale per la sensibilità dimostrata verso i diritti dei cittadini con disabilità e Adriatic LNG che con il suo finanziamento, ha reso possibile l’apertura di una sede ad Adria. La Ludoteca Dadi Adriatic LNG ospiterà anche il progetto “Chiavi di casa - città facile”, finanziato in questi anni dalla Fondazione Cariparo.
“Questi cittadini quindi – ha chiosato la dott.ssa Mesini - avranno la possibilità di diventare capaci di vivere insieme in gruppo, con un supporto ridotto e potranno scegliere le persone con cui convivere la quotidianità, cambiando così la loro qualità di vita e la partecipazione sociale”
Ad animare l’evento anche l’associazione Artinstrada con attività di giocoleria per entrare nel clima partecipativo e di gioco tipico della ludoteca.
A settembre Down Dadi proporrà i primi tre incontri di formazione e confronto con i genitori condotti da esperti e aperti a tutti i genitori, per poi iniziare l’attività con un gruppo di bambini con disabilità intellettiva e con l’apertura al pubblico due volte al mese.